Lo scorso fine settimana, Kaseya, la famosa società americana fornitrice di supporto IT, è stata colpita da un maxi-attacco ransomware che ha gettato nello scompiglio non solo l’azienda stessa, ma anche i suoi numerosi clienti sparsi per il globo.

Nelle ore successive al fatto, il noto gruppo di hacker “REvil” ha rivendicato l’attacco informatico, presentando una richiesta di riscatto di ben 70 milioni di dollari.

Nonostante le pressioni ricevute dai cybercriminali russi, Kaseya, assieme al dipartimento di cybersecurity  del governo americano (CISA), ha rivelato di aver iniziato il processo di correzione del codice e di puntare a risolvere l’hackeraggio dei propri sistemi nel minor tempo possibile.

Nel frattempo, la società ha consigliato di bloccare i servizi e di spegnere i sistemi fino alla risoluzione totale delle problematiche a tutti i propri clienti.

Tra quest’ultimi figurano anche diverse realtà commerciali italiane operanti nel mondo della telefonia, dell’energia, delle poste e persino dell’istruzione.

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